Nella giornata di oggi 10 giugno, la Direzione del personale di Line ha convocato le Rappresentanze Sindacali Aziendali per comunicare 200 esuberi di personale ( su 847 dipendenti) – aprendo la procedura prevista dal CCNL ANIA art. 16.
Inoltre nel medesimo incontro è stata consegnata la comunicazione di disdetta del Contratto Integrativo Aziendale e di tutti gli accordi stipulati in questi anni.
La disdetta del CIA avrà impatti devastanti anche per quanto riguarda la parte economica.
Evitando vergognosamente ogni assunzione di responsabilità la dirigenza aziendale, che nonostante i risultati in calo degli ultimi anni è rimasta inattiva e silente e ha contemporaneamente visto crescere le proprie retribuzioni, ha preferito scaricare i costi della propria negligenza sul personale individuando 200 lavoratrici e lavoratori, in tutte le aree della compagnia, considerati in esubero.
Lo scorso ottobre, la medesima dirigenza senza praticamente alcun confronto coi sindacati – in palese contrasto col CCNL e le prassi del settore – aveva infatti proceduto a una riorganizzazione che oggi smentisce e distrugge.
Ancora una volta, continuando nel proprio atteggiamento di disprezzo delle regole, la dirigenza ha ignorato il dettato contrattuale e si propone di procedere a un’ulteriore riorganizzazione senza rispettare i termini che il contratto ANIA prevede, ovvero 30 giorni in cui è previsto il confronto con le Organizzazioni Sindacali, prima di poter anche solo cominciare a discutere di tagli del personale.
Le Rappresentanze Sindacali hanno rigettato l’impostazione dell’Azienda e proclamato all’istante lo stato di agitazione. Tutti i colleghi presenti sono entrati in sciopero abbandonando gli uffici e raccogliendosi in presidio davanti all’ingresso dove le RSA hanno dato le prime informazioni.
Lo sciopero proseguirà anche domani, sabato 11 giugno, e lunedì 13 giugno, giornata in cui le lavoratrici e i lavoratori si riuniranno in assemblea plenaria per decidere tutte le azioni da mettere in campo per la salvaguardia dei posti di lavoro.
Tutto il personale è invitato a partecipare alle assemblee plenarie, che si terranno in Azienda, indette per lunedì prossimo, il 13 giugno, negli orari:
- dalle 10.00 alle 12.00
- dalle 16.00 alle 18.00
Le RSA
FISAC/CGIL, F.N.A., First/Cisl e Uilca
AGGIORNAMENTI
Duecento esuberi su un totale di 847 lavoratori – che vuol dire che quasi uno su quattro rischia di rimanere a casa e una riga di penna sul contratto integrativo aziendale e su tutti gli accordi stipulati in questi anni. Direct Line, la compagnia assicurativa che fa polizze online del gruppo spagnolo MAPFRE, oggi incontrerà i sindacati (First Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca) dopo aver annunciato venerdì scorso le due notizie in un incontro molto teso con i sindacati. La prima risposta è stata la proclamazione di uno sciopero a oltranza con presidi davanti alla sede di Cologno Monzese.
Secondo quanto previsto dall’articolo 16 del contratto Ania è stata aperta una procedura formale ma senza dare spazio di manovra per soluzioni alternative ai sindacati. Verosimile quindi che al termine della procedura l’azienda intenda proseguire con una 223/91 ossia con i licenziamenti collettivi. Il segretario generale della Fisac Cgil di Milano, Gabriele Poeta, reduce da un’assemblea con i lavoratori si dice seriamente preoccupato «per i numeri molto elevati indicati dall’azienda, per l’approccio e per l’età dei lavoratori che sono tutti molto giovani. Un elemento, questo, che annulla l’ipotesi di ricorrere al fondo del settore assicurativo. Bisogna aprire un tavolo per trovare soluzioni alternative all’esubero perché il rischio è che 200 persone si ritrovino per strada».
Le ragioni di questa massiccia riorganizzazione, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, risiedono innanzitutto nella flessione del mercato nazionale che va avanti ormai da diversi anni e poi nell’andamento più specifico della compagnia che ha visto un calo del 20% dei premi raccolti. Di qui la necessità, secondo l’azienda di procedere al taglio del costo del lavoro. In una maniera che però il sindacato aziendale ha giudicato inaccettabile e che porterà la vertenza in altre sedi, quella dei sindacati nazionali e di Ania. L’incontro di oggi spiegherà se e quali sono gli spazi di manovra del negoziato tra l’azienda e i sindacati e poi ciascuno prenderà le misure.