Come in molte piazze italiane, venerdì 22 gennaio, alle 17, in piazza San Secondo ad Asti, sotto una pioggia battente, si sono ritrovati in presidio alcuni rappresentanti di associazioni umanitarie, ambientali e sindacali, tutti distanziati e con mascherina. Presenti, in rappresentanza della Cgil astigiana, Luca Quagliotti (Camera del Lavoro di Asti), Enzo La Montagna (Fisac), Sabrina Bordone (Nidil) e Aurora Sabatini (Spi).
Il presidio organizzato dalla Rete Welcoming Asti (https://www.facebook.com/ReteWelcomingAsti/), si è svolto con la lettura delle condizioni disumane in cui versano circa 2.000 migranti (soprattutto afgani e pakistani), respinti dalle polizie di Italia e Slovenia, svestiti e picchiati dalla polizza croata e “parcheggiati” in campi profughi in mezzo alla neve, al gelo, in molti in ciabatte, denutriti e senza assistenza medica.
Servizio di Piazza Pulita di La7 del 21 gennaio 2021 (durata 8’03”).
Chi fosse interessato a voler far qualcosa elenchiamo qui sotto le possibili iniziative on-line e di aiuto economico che si possono far pervenire a soggetti che ci sono stati segnalati da associazioni di fiducia:
Appello da firmare su Change.org – Bosnia: Si fermi lo scacchiere della disumanità
No Name Kitchen (https://www.nonamekitchen.org/ayudanos/), associazione indipendente, opera sui confidi a Šid (Serbia), Velika Kladuša (Bosnia) e Patras (Grecia). Nata nel 2017 per aiutare 1.000 migranti, fornisce colazione e cena (compresi pane, the e frutta), strumenti per cucinare, abbigliamento, tende, giacche invernali, coperte, sacchi a pelo e segnalano la violenza della polizia agli organismi internazionali. Si può aiutarla inviando soldi a questo iban: ES9000815155710001984102
Associazione ADL a Zavidovići (https://www.adl-zavidovici.eu/). L’Associazione “Ambasciata della democrazia locale a Zavidovići” nasce nel 1996, dall’iniziativa spontanea di un gruppo di pacifisti riuniti nel Coordinamento Bresciano Iniziative di Solidarietà che nel 1992, all’epoca della guerra in Bosnia Erzegovina, aveva cominciato a realizzare operazioni di soccorso e aiuto umanitario a favore della popolazione civile, e allo stesso tempo ad accogliere in Italia profughi e sfollati. L’associazione realizza le sue attività in Italia, prevalentemente nei territori di Brescia, Alba e Cremona attraverso i coordinamenti territoriali dei soci e nel Sud Est Europa, in particolare in Bosnia Erzegovina a Zavidovići. A partire dal 2009 è ente gestore dei progetti SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Ministero dell’Interno attivati in diverse annualità dai comuni capofila Brescia, Cellatica, Calvisano, Passirano e Collebeato. Fa parte della rete “RiVolti ai Balcani”.
Per donazioni, iban: IT60P0501811200000016941767 – causale: Emergenza Bosnia
Associazione Linea d’Ombra Odv (https://www.lineadombra.org/) è un’organizzazione di volontariato nata a Trieste nel 2019. Il suo fine è raccogliere fondi per sostenere le popolazioni migranti lungo la rotta balcanica e ovunque potrà esserci bisogno. Operano prestando cure mediche e indumenti puliti a chi passa in transito per la città di Trieste, inoltre compiono circa un viaggio al mese in Bosnia per portare aiuti concreti ai migranti e agli attivisti presenti in loco. Collaborano con i medici di Strada SiCura i quali che prescrivono farmaci ai migranti. Fa parte della rete “RiVolti ai Balcani”. Questo è il loro iban: IT23V0887702202000000355222, causale: Impegno solidale