A partire dal 4 maggio è possibile presentare domanda all’Inps per richiedere gli 800 euro come bonus nascita. Ecco le istruzioni e i requisiti richiesti alle donne al 7° mese di gravidanza.
I requisiti richiesti alle donne in gravidanza o che hanno partorito per beneficiare del “bonus mamme” non cambiano rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2017 ma la circolare dell’Inps specifica le scadenze per presentare domanda sulla base del mese di gravidanza o della data in cui è avvenuto il parto, l’adozione o l’affidamento.
Ricordiamo che per beneficiare del bonus non sono previsti limiti di reddito e che non è necessario presentare il modello Isee.
A partire dal 4 maggio 2017 potranno presentare domanda e ricevere il bonus mamme domani tutte le gestanti o le neo mamme in possesso dei requisiti necessari a richiedere il bonus bebè 2017, ovvero:
• residenza in Italia;
• cittadinanza italiana o comunitaria; le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane per effetto dell’art. 27 del Decreto Legislativo n. 251/2007;
• per le cittadine non comunitarie, possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 286/1998 oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE previste dagli artt. 10 e 17 del Decreto Legislativo n. 30/2007, come da indicazioni ministeriali relative all’estensione della disciplina prevista in materia di assegno di natalità alla misura in argomento (cfr. circolare INPS 214 del 2016).
Il beneficio di 800 euro può essere concesso esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:
• compimento del 7° mese di gravidanza;
• parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
• adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
• affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34 della legge 184/1983.
Come specificato dall’Inps, il beneficio è concesso in un’unica soluzione, per evento (gravidanza o parto, adozione o affidamento), per ogni figlio nato o adottao/affidato contestualmente.
Il bonus mamme domani corrisponde ad un importo totale di 800 euro per figlio: nel caso di parto gemellare, di conseguenza, il premio alle nascite erogato dall’Inps raddoppia a 1.600 euro.
La domanda dovrà essere presentata all’Inps in modalità telematica nelle seguenti modalità:
• web, tramite i servizi telematici disponibili sul sito Inps per chi è in possesso di pin dispositivo;
• tramite Contact Center integrato al numero verde 803.164;
• tramite un patronato.
Nella circolare Inps vengono specificati i documenti necessari da allegare alla domanda per richiedere il bonus mamme domani. Le future mamme potranno scegliere alternativamente tra:
• presentazione del certificato di gravidanza in originale o, nei casi consentiti dalla legge, in copia autentica direttamente allo sportello oppure spedita a mezzo raccomandata (art. 49 del d.p.r. 445/2000). Tale certificazione, a tutela della riservatezza dei dati sensibili in essa contenuti, sarà presentata in busta chiusa sulla quale sarà riportato il numero di protocollo e la seguente dicitura: “Documentazione domanda di Premio alla Nascita – certificazione medico sanitaria”;
• indicazione del numero del protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL;
• esclusivamente per le future madri non lavoratrici, in alternativa al certificato di gravidanza di cui al punto 1, è possibile indicare il numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o con esso convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso. La veridicità di tale autocertificazione sarà verificata dall’INPS presso le competenti amministrazioni.
Se la domanda del premio è presentata in relazione al parto, la madre dovrà autocertificare nella domanda il Codice Fiscale del bambino, ovvero le informazioni che si rendessero necessarie per accedere al beneficio. In caso di parto plurimo è richiesta l’indicazione di tutti i nati in quanto la prestazione è riconosciuta per ogni minore nato, e quindi in caso di parto gemellare si avrà diritto a 1.600 euro di bonus mamme.
In caso di adozione/o affidamento preadottivo se la richiedente non allega alla domanda il provvedimento giudiziario (sentenza definitiva di adozione o provvedimento di affidamento preadottivo ex art. 22, comma 6, della legge 184/1983), abbreviando così i tempi di definizione della domanda – è necessario che nella domanda siano riportati gli elementi (sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria ed il relativo numero) che consentano all’Inps il reperimento del provvedimento stesso presso l’Amministrazione che lo detiene;
Se la domanda è presentata dalla cittadina non comunitaria – se la richiedente non allega alla domanda copia di uno dei titoli di soggiorno utili per accedere al premio di cui trattasi è necessario indicare nella domanda gli elementi identificativi che consentano la verifica del titolo di soggiorno (tipologia del titolo, numero titolo, Questura che lo ha rilasciato).
La domanda deve essere presentata dopo il compimento del 7° mese di gravidanza e comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento nascita/adozione.
Per i soli eventi verificatisi dal 1 gennaio al 4 maggio 2017, data di rilascio della procedura telematizzata di acquisizione, il termine di un anno per la presentazione della domanda telematica decorre dal 4 maggio.
A cura di:
FISAC CGIL TORINO E PIEMONTE