In data 11 gennaio 2019 la Fisac Cgil ha incontrato la Direzione Aziendale per un confronto sul Piano Strategico 2019-21 del Gruppo C.R.Asti.
Ci è stato illustrato il modo in cui l’istituto intende restare sul mercato mantenendo la propria autonomia.
Per quanto riguarda le unità operative, nel triennio sono previste 8 chiusure di filiali piccole e piccolissime e 4 aperture di medie filiali in Lombardia e Veneto. A questo andranno ad aggiungersi le ricadute operative dell’operazione di revisione del perimetro del Gruppo che porterà ad una riorganizzazione di alcuni uffici di sede centrale.
Abbiamo commentato positivamente la volontà della Direzione di perseguire la propria autonomia sul mercato e la gestione degli NPL. Abbiamo invece rappresentato – come dovrebbe fare ogni sindacato – le difficoltà che, in questo contesto, i colleghi si trovano ad affrontare e che sono fonte di enorme stress: carenze di organico; difficoltà nel coprire le sostituzioni; poco tempo per la formazione (che viene svolta anche da casa in straordinario non pagato es. Mifid); attuale riorganizzazione del comparto assicurativo che non permette una gestione “sana” del portafoglio clienti e costringe i colleghi ad un notevole sforzo per evitare all’Azienda cattive ricadute di carattere reputazionale (es. caotica e tardiva gestione del rinnovo delle pratiche di RC Auto); mancata assistenza dell’Ufficio Personale sulle pratiche di rimborsi, indennità, assegni familiari, ecc..; aumento degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive dei quadri direttivi; budget improponibili e stressogeni; mancanza di sovrapposizioni in caso di turn-over; mancanza di una massa di manovra professionalizzata.
Ci siamo soffermati particolarmente sulle lungaggini dell’ufficio Personale, perché testimoniano in modo plastico di come l’azienda cerchi di rispettare i tempi massimi per soddisfare le richieste della clientela, ma quando si tratta del personale non ritiene di potenziare l’ufficio che non riesce a fornire risposte in tempi congrui. Cosa ci direbbe l’Azienda se fornissimo risposta ad un cliente, circa una richiesta di Erbavoglio, a distanza di mesi? Quanto meno ci richiamerebbe ad una maggior professionalità!! E’ quello che ora chiediamo noi di Fisac CGIL, chiediamo che l’Azienda riconosca non solo le inefficienze che impattano direttamente sul business ma anche quelle che siamo costretti a patire come dipendenti!
Tutte queste problematiche portano i colleghi a sopportare un peso notevole per far comunque quadrare il cerchio, a fare da “cuscinetto” alle conseguenze di alcune scelte aziendali.
Per questo abbiamo fatto notare alla direzione aziendale che il piano strategico così presentato non può reggere se non si mettono in atto da subito almeno 60 assunzioni (20 in Sede centrale e 40 in rete commerciale), anche alla luce delle 12 dimissioni di colleghi nel 2018, 9 nel 2017, 8 nel 2016, 8 nel 2015, 5 nel 2014.
In tutta risposta la direzione aziendale ha detto di non avere nessuna intenzione di procedere con le assunzioni, nemmeno quelle 25 che ha già selezionato ed insiste testardamente nel voler sopperire alla carenza di personale (che la stessa Direzione ha riconosciuto) attraverso soluzioni innovative quali la digitalizzazione dei processi e l’adozione di nuove tecnologie. Per quanto convinti che sia una strada da percorrere, affermiamo con forza che applicare nuove tecnologie non può essere fatto a costo zero: servono tempi lunghi di messa in produzione, formazione, avviamento, verifiche, aggiustamenti progressivi.
Paradossalmente la fase iniziale di adozione di nuove tecnologie necessità di più risorse che possono supportare tali novità e non di preventivi tagli netti di personale.
Nel 2019 la Fisac Cgil C.R.Asti proseguirà con le assemblee nelle province di Torino, Alessandria e Asti, per raccogliere ulteriori punti sui quali occorre far cambiare idea alla Direzione.
Asti, 17.01.2019
FISAC CGIL C.R.ASTI