Driiin! Suona la campanella… si ricomincia! Al rientro dalle ferie un nuovo anno ci aspetta e quindi: colletti inamidati, gonne stirate, borse pronte, merende inscatolate…
Ma… non siamo a scuola? Ah no? Strano, così ci era parso.
Sarà forse il clima da interrogazione a sorpresa che aleggia sui lavoratori in Banca di Asti da qualche tempo a farci credere che – come al liceo – bisogna sempre mantenere alta la guardia, perché non sai mai quando ti arriva la domandina.
Su cosa verte l’interrogazione? Sulla conoscenza dei prodotti che la banca smercia. Un diktat tuona: “Tutti devono conoscere i prodotti a catalogo!”
Pena? Mega lavata di capo da parte del Professore… tanto da far dire: “Non avrei mai voluto essere nei panni di quello studente che – ahi lui – non ha saputo rispondere…chissà cosa gli capiterà!” Trasferito? Demansionato? Quanto meno umiliato sulla pubblica piazza… perché il “cazziatone” quando arriva arriva.
E allora tutti a ripassare i prodotti a catalogo… tanti, che cambiano continuamente in base a con che compagnia assicurativa la Banca decide di accoppiarsi per il periodo in corso, che non è detto che siano la priorità quotidiana, perché bisogna conoscere mille altre cose che permettono di mandare avanti la baracca.
Beh… ma ci sono i corsi, no? Vero, ma chi ha tempo di farli? Ci sono filiali sottorganico di 2 risorse su 5 da mesi, tanto per fare un esempio, che è già tanto che smazzino la gestione ordinaria.
Dunque, vegliate perché non sapete né il giorno né l’ora in cui arriva… arriva… dunque, chi arriva? Direttore Commerciale… Capo del personale… Capitano mio Capitano… Il Professore…?
A proposito di Professore… un docente universitario una volta disse che non è importante sapere tutto… ma sapere dove cercare nel momento del bisogno. Verità assoluta. Abbiamo visto colleghi piazzare senza troppa fatica un prodotto assicurativo senza mai aver letto prima quello che si chiamava fascicolo informativo ma solo con lo spirito commerciale e con l’infarinatura che davano i corsi in aula (bel ricordo la formazione frontale…) come a scuola… quelli che se la cavavano sempre…
Come Fisac Cgil ovviamente stigmatizziamo il clima di terrore che si crea con questi atteggiamenti, i lavoratori di Banca di Asti sono già ampiamente valutati dai responsabili che quotidianamente lavorano con loro, la spada di Damocle la lascino a casa, non c’è scritto da nessuna parte che siano tenuti a scattare sull’attenti e a recitare la lezione a memoria per farsi appuntare la coccarda sul grembiule… suvvia, siamo grandi ormai e le dittature da libro Cuore non sono più di moda, nemmeno nella scuola vera.
Asti, 21 settembre 2022 Coord. Aziendale Fisac Cgil C.R.Asti