In data 21/9 si è tenuto il 2° incontro tra le Organizzazione Sindacali del Gruppo C. R. Asti e la Direzione Aziendale circa la fusione per incorporazione di BiverBanca S.p.A. in Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. All’ordine del giorno vi erano la presentazione delle linee guida del piano strategico 2022-24 e le ricadute occupazionali dell’operazione di fusione.
Dopo averci illustrato dettagliatamente le linee guida su cui si innesterà il prossimo piano strategico del Gruppo, la Direzione ha iniziato a delineare le proprie intenzioni.
Per quanto riguarda la Sede Centrale di Biella, le Unità Organizzative ancora presenti, nelle quali operano 67 colleghi, verranno assorbite integralmente nei corrispondenti Uffici di C. R. Asti, mantenendo però le lavorazioni nell’attuale Sede di Biella. Pertanto, anche per garantire la piena continuità operativa, non ci saranno al momento trasferimenti d’ufficio per i colleghi di Sede (tranne qualche caso di mobilità richiesta dai ruoli specifici). Verranno valutate sulla base dell’indirizzo di domicilio dei colleghi eventuali trasferimenti da Biella ad Asti, a parità di ufficio e mansione, cercando di privilegiare il luogo di lavoro più vicino.
Per quanto riguarda la Rete Commerciale, nulla cambierà eccetto che per due sovrapposizioni: Casale Monferrato e Alessandria. La Filiale di Casale di Biverbanca sarà chiusa e migrata su quella di C.R.Asti, con contestuale trasferimento dei colleghi. La Filiale di Alessandria di C.R.Asti invece verrà chiusa e sarà fisicamente trasferita nei locali attualmente occupati da Biverbanca.
Ad una prima analisi, tenuto conto che il processo di fusione deriva da un lungo percorso di allineamento che si protrae dal 2012, le ricadute sul Personale dichiarate dalla Banca sembrerebbero limitate.
Tuttavia, anche al fine di salvaguardare l’occupazione sui territori di riferimento di Biverbanca, abbiamo chiesto con forza di stabilire fin da ora alcuni vincoli sulla riorganizzazione, che la stessa Direzione non ha escluso possa esserci dopo la fase di fusione, anche se prospettata eventualmente di piccola entità. Mattone su mattone si costruisce alla fine un castello. Abbiamo quindi chiesto che vengano coinvolte le OOSS nel caso in cui la Banca decidesse di riorganizzare ulteriormente le strutture per via della fusione. Questo per garantire la tutela delle professionalità e della mobilità territoriale.
Abbiamo inoltre chiesto maggiori informazioni circa la creazione di una “task force” che l’Azienda ci ha comunicato di avere in previsione per la gestione del week-end di migrazione del 6-7 novembre 2021 e dei giorni immediatamente successivi (modalità di reperibilità, orari, numero di persone e professionalità coinvolte, ecc…).
Venerdì 24 settembre è stato fissato il prossimo appuntamento di confronto.
Asti, 21 settembre 2021
Le Organizzazioni Sindacali di Gruppo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA/UIL – UNISIN