Il collega R.B., ex dipendente [omississ] ora responsabile del “[omissis]” della nostra banca (ruolo per il quale crediamo sia profumatamente remunerato!), deve avere una qual certa predilezione per il “travestitismo”.
Pare infatti che abbia istituito delle riunioni motivazionali d’Area con i giovani virgulti di questa banca, nelle quali ami indossare una maschera da lupo e mettere in scena una pietosa ed inqualificabile baracconata; in particolare tenta di inculcare un penoso messaggio utilizzando la metafora che paragona il collega ad un lupo aggressivo che si muove all’interno di un branco (tutti i colleghi della filiale) che deve aggredire il cliente “pecora”! A nostro avviso si tratta di uno sciagurato tentativo che non fa altro che intimidire i colleghi e calpestare la dignità di centinaia di migliaia di clienti che sono paragonati a “pecoroni” da prendere in giro.
In questo caso parlare di “reputazione” per la nostra banca diventa quasi una comica, chissà cosa penserebbero clientela ed opinione pubblica se dovessero venire a sapere di tali baracconate!? Ora anche l’attività circense! Dio ce ne scampi e liberi!
Abbiamo interessato della questione la Direzione Aziendale che ci ha assicurato un adeguato intervento a censura di tale comportamento. Riteniamo sia stata di parola, sappiamo infatti che nelle ultime riunioni abbia dismesso i panni del “lupo”.
All’ex lupo però, come Organizzazione Sindacale, ci permettiamo di consigliare un giretto da un buon psicoanalista, se ciò non dovesse bastare per perdere “pelo e vizio” può pensare alla carriera da trasformista riferendosi all’accademia fondata dall’istrionico Arturo Brachetti. Ed in ogni caso la scelta del lupo come metafora commerciale non ci sembra molto felice, visto che si tratta di un animale che rischia l’estinzione!
Asti, 16/04/2018 FISAC CGIL BANCA DI ASTI